Ciambelline al vino
Le ciambelline al vino sono dei biscotti senza burro ne’ uova, quindi vegan, molto croccanti e che rientrano a pieno titolo nelle ricette della nonna. Per l’impasto io ho utilizzato il vino bianco, ma potete tranquillamente scegliere quello rosso, avranno un colore leggermente più scuro.
La ricetta originale delle ciambelline prevede nell’impasto i semi di anice, che danno un sapore davvero particolare. In alternativa potete utilizzare la buccia di limone grattugiata, della cannella o l’aroma alla vaniglia. Questi biscotti si conservano per svariati giorni, se ben chiusi. Provateli inzuppati nel latte oppure in un buon bicchiere di passito! E anche se siamo in anticipo, sono un’idea sfiziosa per i biscotti da regalare a Natale.
Vi auguro una buona giornata golosauri.
- 500 g di farina
- 150 g di vino bianco o rosso
- 150 g di olio di semi
- 150 g di zucchero (più extra per la copertura)
- 8 g di lievito per dolci
- 1 cucchiaio di semi di anice
1
In una ciotola setacciate farina e lievito. Al centro disponete tutti gli altri ingredienti. |
2
Iniziate ad impastare partendo dal centro fino ad incorporare tutta la farina. |
3
Formate delle strisce spesse circa un cm e lunghe una quindicina di cm. Chiudete a ciambella. |
4
Passate un solo lato nello zucchero |
5
e disponete su una teglia rivestita di carta da forno. |
6
Cuocete in forno preriscaldato ventilato a 180° per 20 minuti circa. |
Lasciate raffreddare completamente prima di servire le vostre ciambelline al vino. |
ciao mony, certo, magari aggiungici un aroma a piacere, tipo buccia di limone, arancia o vaniglia. 🙂
Ciao Elena si possono fare senza i semi di anice? Grazie
grazie tary! <3
Ottime le ciambelline! Sono diventate un must, a casa mia.
Grazie
mory non ho provato, ma credo di sì! 🙂
Ciao si può utilizzare la farina integrale?
ti ho fatto venire voglia eeeehh? :))))
infatti erano i biscotti che preparava mia nonna per la colazione.con il mio primo figlio (ora col secondo non ho + tempo) erano praticamente i biscotti che avevo adottato per accompagnare le sue colazioni al posto dei + famosi biscotti per neonati (pieni di zuccheri conservanti e schifezze varie). ne sfornavo a chilate perchè erano così buoni che me li chiedevano a casa ma anche in ufficio.solo che mia nonna invece del lievito usava l’ammoniaca per dolci…mi sa che quando torno a casa, vado ad impastare.