Tacchino ripieno del Ringraziamento
Il tacchino ripieno del Ringraziamento: chi non ha sognato almeno una volta nella vita, non dico di prepararlo, ma almeno di assaggiarlo? Chi è cresciuto a pane e sitcom americane come me, sicuramente sì, e infatti erano anni che volevo provarci, dopo essermi procurata la famosa “pipetta” che si vede nei cartoni animati ed il termometro. Mancava solo il tacchino, il tempo e la spinta giusta, perchè vi confesso che mi intimoriva non poco. :D Grazie alla mia vicina americana Alessandra che mi ha dato le sue riviste a tema, mille consigli e, soprattutto, mi ha procurato il tacchino, mi sono messa all’opera. E un grazie va a Davide per il supporto fotografico, altrimenti questa ricetta sarebbe stata ben più difficile da documentare. Eccovi un piccolo vademecum con i trucchi e consigli per un tacchino del Ringraziamento perfetto!
- Assicuratevi di avere tutto l’occorrente: teglia dai bordi molto alti, termometro, se volete esagerare la pipetta e soprattutto un vassoio per portarlo in tavola (ovviamente io mi sono accorta di non averlo due secondi prima di servirlo, ed ho usato la teglia del forno rivestita! :D ).
- Regolatevi con le dimensioni del forno, il mio tacchino era da 8kg ed era della dimensione perfetta, altrimenti non ci sarebbe entrato.
- Se il tacchino è congelato (nel mio caso lo era), calcolate che vi vuole qualche giorno in frigo, per scongelarlo! Assicuratevi che sia pulito e, come mi ha suggerito Alessandra, controllate bene l’interno perchè c’era una piccola bustina con le interiora, che se volete potete usare per altre ricette.
- Se a fine cottura vedete che il tacchino si sta scurendo troppo, copritelo con un po’ di carta di alluminio.
- Per il ripieno io ho scelto quello classico alle castagne, ma potete usare anche altri tipi di verdure, salsicce, pancetta o ciò che preferite. Come ogni ricetta tradizionale che si rispetti, ognuno ha la sua variante. :)
- Documentatevi su come tagliare il tacchino! Sulla confezione del mio suggeriva ti tagliare prima le cosce, poi fare un taglio orizzontale lungo il petto e da lì ricavare le varie fette. Inutile dirvi che dopo i primi tentativi, mi sono trasformata in un mix tra Obelix e Wolverine.
- La temperatura col termometro va presa possibilmente nella coscia, senza toccare l’osso. Ho letto che si può prendere anche al centro del ripieno. Io ho sforacchiato qua e là per essere sicura. :D
Mi pare che non ci sia altro da aggiungere, se non che nei prossimi giorni inserirò la ricetta della salsa che accompagna il tacchino del Thanksgiving e, ovviamente, il sandwich di Ross (i fan di Friends sanno a cosa mi riferisco!). :D
Buona giornata golosauri!
- Un tacchino da 8kg
- 150 g di burro
- olio extravergine d'oliva
- rosmarino
- 1,5 litri di brodo di tacchino o di pollo
- 1 kg di castagne
- 400 g di pane (io ho usato quello tipo panbauletto)
- 200 ml di vino bianco
- 2 cipolle grandi
- olio extravergine d'oliva
- sale
- pepe
- erbe aromatiche (io ho usato rosmarino, timo e salvia)
1
Cuocete le castagne in acqua bollente per 30-35 minuti (dipende dalla grandezza delle castagne!). |
2
Nel frattempo in una pentola mettete il collo del tacchino, carote e cipolle. Aggiungete il sale, coprite e lasciate cuocere mentre preparate il resto degli ingredienti, non fate asciugare troppo! :) |
3
Scolatele, lasciatele intiepidire e sbucciatele, eliminando anche la pelle. |
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In un tegame capiente, rosolate la cipolla. |
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Aggiungete il vino bianco. |
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Appena sarà evaporato, aggiungete le castagne e le erbe aromatiche tritate. |
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Spegnete ed aggiungete il pane tagliato a cubetti. |
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Aggiungete un po’ di brodo. |
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Mescolate fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo (regolatevi con l’aggiunta di brodo, è un attimo che diventa tutto troppo molle! :D ). Aggiustate di sale e pepe e lasciate raffreddare. |
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Prendete il tacchino già pulito. |
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Staccate delicatamente la pelle, cercando di non romperla. |
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Mettete un po’ di sale sulle mani |
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e spargetelo sul tacchino, sotto la pelle. |
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Farcite il tacchino con il ripieno. Non esagerate perchè in cottura tenderà a fuoriuscire! |
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Incrociate le cosce del tacchino |
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e chiudetele con lo spago da cucina. |
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Visto che mi era avanzato del ripieno, ho farcito anche l’altra parte del tacchino. :) |
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Richiudete la pelle (questa parte andrà sotto, a contatto con la teglia, quindi non c’è bisogno di sigillare con lo spago). |
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Prendete una teglia dai bordi molto alti e mettete due belle strisce lunghe di carta da forno, incrociandole. |
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Mettete il tacchino col petto rivolto verso l’alto. |
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Filtrate il brodo e mettetelo nella teglia (guardate quanta maestria! :D ). |
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Ungete il tacchino con l’olio ed aggiungete fiocchetti di burro e rosmarino, mettete anche un bo’ di burro alla base, del tacchino, dove c’è il brodo. Non lesinate con il condimento! :D Io ci ho messo anche due bei rametti di rosmarino. |
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Prendete i due lembi di uno dei fogli di carta da forno, uniteli, |
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piegateli ed arrotolateli. |
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E infine fissate con la spillatrice. |
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Prendete gli altri due lembi e fate lo stesso. |
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Ed ecco il paccotto pronto. :D |
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Cuocete in forno preriscaldato statico a 180° per circa 2 ore e 45. |
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Aprite il paccotto di carta da forno e continuate la cottura, per almeno un’altra ora. Il tacchino va irrorato con il condimento ogni 15-20 minuti, per evitare che si secchi. Sarà pronto quando la temperatura interna sarà di 73°! O comunque dopo un’ora e mezza al massimo dovreste esserci eh! ;) |
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Ed ecco il mio meraviglioso tacchino del Ringraziamento pronto da gustare! :D |
Ciao Vincent! Va fatta una prima cottura tutto coperto, poi si apre e si continua la cottura. E a quel punto, se si scurisce troppo, puoi proseguire con carta da forno. Se rileggi la ricetta ci sono tutti i passaggi. 🙂 Fammi sapere come viene. 😀
Ciao Elena, amo le tue ricette e il tuo blog, e sono anche iscritto al tuo canale YT. Molte, negli ani, le ho fatte. Grazie: Adesso ho una domanda importante: la cottura di questo tacchino va fatta tutta e terminata tenendolo coperto fino alla fine? La pelle si colorisce lo stesso? E se è coperto, come faccio ad accorgermi se è troppo colorato (sempre se si cuoce fino all’ ultimo coperto) e quindi coprirlo con alluminio? Cioè, non capisco. E’ coperto con carta forno e colorisce troppo e allora lo devo coprire con alluminio? Per favore, ti prego. Forse farò questa ricetta per Natale e ho bisogno di lumi. Tutto coperto o ad un certo punto si scopre? Please, please, fammi sapere. Un bacione e saluti da Rimini.
buon ringraziamento anche a te ilaria! fammi sapere sì! 😀
Di ritorno dal supermercato con il mio Butterball e tutti gli ingredienti per il ripieno e contorni vari (mancano solo i cranberries per la salsa e le mele per la torta ma le prendo fresche domani). Ti faccio sapere come viene e magari posto qualche foto sulla pagina di Facebook! :))) Buon Ringraziamento :))))))
marta fallo, sarà una soddisfazione! 😀
Ho cotto il tacchino credo mille volte, ma mai intero e mai ripieno chissà che qualche volta non mi venga voglia di
provarlo anche intero e ripieno. Vi farò sapere… pregate per me!!!!
ciao luisa! 😀 per ora ho pubblicato solo il sandwich!! 😀
l’ho letto adesso!10 persone…ciao ciao!!!
ciao!posso dire solo coraggiosamente brava!ho trovato molto divertenti e utili i consigli nella intro …ma questo bestione a quante persone sfama?dovresti fare qualche video per il reciclo degli avanzi..hi! hi!ancora complimenti!baci baci
ragazze secondo me, almeno una volta nella vita, va fatto! 😀
Elena, hai tutta la mia ammirazione!Ti sei cimentata in una ricetta veramente difficile e laboriosa.Complimenti.Inutile dire che l’aspetto del tacchinio cotto è veramente invitante.Ammetto però di essermi spinta solo un paio di volte a cucinare le cosciotte di tacchino e già avevo il batticuore per paura che rimanessero asciutte…figuriamoci dovessi fare questo.e se non dovesse riuscire bene che ci faccio con otto chili di tacchino secco????Meglio ammirare il tuo!Brava!!!
L’IMPAREGGIABILE sandwich di Ross!!! sei una grande! Io non credo mi lanceró mai in una simile impresa, è davvero impressionante sto tacchino ma lo assaggerei volentieri!
fantastico!
iosono stata per il ringraziamento a casa di una mia amica americana che mi ha spiegato che ormai a NY non lo fanno quasi più quello ripieno ma cucinano il tacchino e poi il ripieno è a parte infatti noi lo mettavamo a modi salsa.
cosi si risparmia parecchio tempo.
mi unisco ai complimenti di Stefania….per quanto mi incuriosisca questa ricetta, io non ce la farei mai a cimentarmi in questa preparazione….meravigliosa come tutte le tue ricette, tante delle quali ho replicato con successo…ciao
Qui negli States di solito molti mettono il tacchino per almeno una notte (meglio 24 ore) in una mistura di acqua e sale e a volte spezie detta “brine”. Rende la carne più morbida e il sapore meno selvatico (elimina il sangue, un po’ come il trattamento di kosherizzazione ebraico).
Io lo faccio soprattutto se voglio mettere il ripeno direttamente a contatto con la carne, per motivi igienici, ma qui tanti usano un sacchetto apposito per rendere anche più facile l’estrazione del ripieno prima del taglio, che come hai notato anche tu può risultare “messy” :))))
Devo sicuramente farti i complimenti per il coraggio….. io l’ho mangiato 1 sola volta ma mi ricordo l’impressionante dimensione del tacchino…. complimenti davvero!!!